Direi che son da tanto senza aggiornare il blog.
Una serie di eventi mi ha tenuto lontano e non ho potuto mantenere determinate promesse fatte.
Riprendo gli aggiornamenti inserendo una serie di letture recenti che ho trovato particolarmente interessanti:
Ryszard Kapuscinski, In viaggio con Erodoto.
Il giornalista polacco ci racconta di se stesso e del suo "amore
letterario" verso lo storico greco Erodoto. Termine riduttivo storico,
così come giornalista lo è per Kapuscinski. I due, separati da oltre
duemila anni di storia, si ritrovano accumunati dalla voglia di "varcare
la frontiera".
L'autore ci parla di se stesso, dei suoi primi passi da reporter, perennemente accompagnati dalle Storie di Erodoto.
Viaggeremo dall'India della seconda metà del 900, alla Persia, dalla Cina di Mao, alla Grecia dei contemporanei di Erodoto.
Una lettura affascinante, uno sguardo acuto e una riflessione umana sui
problemi del mestiere di reporter, e della visione di un mondo composto
da centinaia di popoli, culture e tradizioni, accompagnati dal fascino
della lettura di Storie senza tempo. Consigliato.
Philp K. Dick, Mary e il gigante.
Deludente. Questo romanzo, all'epoca, non fu accettato dall'editore di P.Dick. A
rileggerlo oggi vien da chiedersi se c'aveva visto giusto, l'editore, e
se oggi viene pubblicato sulla scia del successo dell'autore in
questione. Un romanzo lento, dove per la metà del tempo non succede
praticamente nulla. Amo molto Dick e acquistai questo romanzo proprio
per leggere qualcosa al di fuori del suo "stile". Ma mi ha deluso.
Mostra uno spaccato di vita che, al di la dell'interesse verso l'America
anni 50, ha poco da dire. Almeno a me. Un susseguirsi di scene e
avvenimenti che osserviamo come fossimo davanti a un reality show
applicato alla realtà. Se l'idea può essere lungimirante per gli anni in
cui è stata scritta, non lo è altrettanto la sua realizzazione, noiosa.
Raffaele Simone, Presi nella rete.
Internet ci rende stupidi? una domanda che si sente spesso e a cui molti
hanno dato risposta. R.Simone prende una posizione negativa verso la
Mediasfera -ambiente in cui la presenza dei media è preponderante-, la
quale influisce, negativamente, verso l'ambiente che ci circonda e verso
noi stessi, verso le nostre abitudini. Un utilizzo ossessivo e
maniacale dei media porta l'esaltazione della distrazione sulla
concentrazione. I media hanno avviato la terza era della conoscenza,
quella dove la cultura passa non solo tramite i libri ma anche tramite
il video.
La posizione di R.Simone è a tratti interessante e
realista, ma sicuramente troppo conservatrice verso un media che ha
tante potenzialità se sapute sfruttare.
Robert Darton, Il futuro del libro.
Quale sarà il futuro del libro? verrà soppiantato dagli e-book? e che ne
sarà delle biblioteche? sostituite da progetti come quello di Google
Book Search? Darton si interroga su questi e altri problemi che oggi
affliggono l'editoria classica. Se, da una parte, ci mostra come ancora
il libro e le istituzioni della cultura abbiano un lungo futuro davanti a
loro, a discapito dei teorici "apocalittici"; dall'altra mostra come
internet e i nuovi media possano risolvere alcuni dei principali
problemi del libro e delle biblioteche. Il pensiero di Darton non si
schiera, ma vuole porsi come una mediazione, vuole porci davanti a un
mondo in cui la cultura può convivere sia dentro i libri e le
biblioteche, sia dentro internet e gli e-book, alimentandosi a vicenda, e
non soppiantandosi a vicenda.
Queste recensioni in pillole entrano a far parte di una nuova rubrica, in cui inserirò ,appunto, opinioni molto sintetiche e rapide sui libri che leggo. Per quanto possa interessare. Diciamo che comunque, essendo sintetiche e rapide, soddisfano la mia voglia di scrivere singhiozzante (perché scrivi allora? vi rimando al post delle presentazioni) e la voglia di letture veloci degli utenti del web.
Sarà ormai sotto gli occhi di tutti che non sto facendo altro che aprire rubriche piuttosto che inserire contenuti. Chi l'ha dura la vince si diceva. Chissà.
Nessun commento:
Posta un commento